martedì 2 novembre 2010

Ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace?

Il verbale è arrivato, i tempi sono a norma si legge, ci sono motivi validi per contestare la multa.
A questo punto rimangono pochi interrogativi: a chi fare ricorso? e soprattutto, fare da soli o rivolgersi ad un professionista?
Ci sono studi legali specializzati che per pochi euro svolgono tutte le pratiche per vostro conto. In caso di rigetto del ricorso non dovrete pagare null'altro, in caso di vittoria il loro onorario verrà pagato sotto forma di spese legali dall'ente che ha elevato la contravvenzione.

Il ricorso al Prefetto è praticamente inutile, pertanto prendiamo in considerazione solo quello al Giudice di Pace (per chi volesse approfondire consigliamo questo sito).

Per ricorrere al Giudice di Pace, il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla notifica presso la cancelleria del luogo dove il fatto è avvenuto, oppure si può spedire con raccomandata A/R.
Bisogna domiciliarsi presso il Comune del Giudice di Pace oppure eleggere a domicilio la cancelleria dello stesso e qui informarsi costantemente sull'evoluzione della pratica, data di udienza ecc.
Bisogna ricordare che occorre comunque, pena il rigetto, presenziare alla/e udienze, valutare quindi bene se vale la pena.
Nella stesura del ricorso occorre indicare anche l'organo contro cui ricorrere, variabile in base all'organismo che ha accertato la violazione, deducibile dal verbale.
Ricordiamo che dal 1/1/2010 (chi c'era al governo? Ricordatelo quando andate a votare) il ricorso al giudice di pace avverso le sanzioni amministrative (e quindi anche le multe previste dal codice della strada) non e' piu' gratuito. Per ricorsi di valore fino a 1.033 euro (la maggior parte delle multe) bisogna pagare un contributo unificato di 33 euro. A questo punto appare evidente che per le multe di basso importo il ricorso non è più conveniente...

Qui, comunque, potete trovare un modulo / modello / schema già impostato.

Altri argomenti:
Verbale, notifica, accertamento
Il ricorso

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